Maggio è il mese delle fragole. E’ questo il periodo propizio per raccoglierle e mangiarle. Le fragole sono tra i frutti più amati al mondo e, l’Italia, si colloca al 14mo posto nella classifica dei principali paesi produttori.
Nel Bel paese questo frutto è così amato da indurre molte città a celebrarne addirittura una festa. Tra queste ricordiamo la Festa della Fragola che si svolge ogni anno a Siracusa, quella Bonavigo, in provincia di Verona e quella di Parete, in provincia di Caserta.
Le fragole fanno molto bene alla salute, contengono poche calorie (solo 27 kcal per ogni 100 g.) e sono ricche di vitamine (vitamina C , vitamina B9 (folati), sali minerali e antiossidanti.
Tuttavia le fragole, purtroppo, hanno un triste primato: sono tra i frutti che contengono più pesticidi. Sono stati trovati fino a 7 PESTICIDI IN UN UNICO FRUTTO. Il mensile di inchiesta “IL SALVAGENTE” ha fatto analizzare 15 vaschette di fragole tra le più vendute nei supermercati e ciò che è emerso è al di poco inquietante. Infatti dall’inchiesta de IL SALVAGENTE si evince che su 20 campioni fatti esaminare, anche se non sono state registrate né presenze oltre i limiti e neppure sostanze vietate dalla legge, è stata rilevata, in due casi, la presenza di ethirimol, principio attivo messo al bando in Europa. Curioso, invece, ritrovare del metabolita spirotetramat cis enol ritrovato in ben 5 campioni. E’ stato inoltre trovata la presenza di spirotetramat, sospettato di nuocere alla fertilità e al feto. Lo spirotetramat era stato vietato l’uso ad agosto del 2024, però la data è stata rinviata al 30 ottobre 2025, quindi è ancora legale anche se non per molto… Dunque, anche se non c’è nulla di illegale, ci si domanda perché i produttori abbiano continuato a usarlo nonostante la consapevolezza della sua pericolosità?
Tra le vaschette meno contaminate, invece, sempre in base all’inchiesta eseguita dal “IL SALVAGENTE” ci troviamo due prodotti bio, i campioni di NaturaSì e Carrefour, a testimoniare che con tutti i limiti di un settore sempre più votato alla dimensione industriale, l’agricoltura biologica continua a essere una garanzia da questo punto di vista. Ma eccellente è anche risultato un prodotto convenzionale: Conad Percorso qualità, con un solo residuo di pesticida in quantità ridotte
In conclusione non possiamo che essere d’accordo con la redazione de “IL SALVAGENTE” (che ringraziamo per averci fornito i dati) la quale ci ricorda che le fragole da un lato rappresentano uno dei frutti più ambiti sulle tavole degli italiani ma, purtroppo, anche uno dei prodotti coltivati più contaminati da agenti chimici.
Antimo Pappadia