Sab. Lug 27th, 2024

Il termine Mandala deriva dal Sanscrito  e significa letteralmente “ cerchio”. Inizialmente disegnato sulla terra o sulla sabbia per rituali religiosi, sciamanici o energetici, serviva a preservare chi si metteva al suo interno e ciò che si voleva proteggere dalle forze di disgregazione e distruzione del mondo esterno; era uno spazio circoscritto, una zona incontaminata e pura, il “Cosmos” contro il “Caos”, la forza del Bene contro quella del Male che, rifacendosi a dettami presi in prestito dagli Iniziati alla Geometria Sacra, si è poi evoluta, dai tempi dei tempi, da quelli cosiddetti “primitivi “a quelli più antichi ma già civilizzati.

 Nei templi tibetani ed indiani  questa parola ha assunto un’importanza sempre maggiore sia artisticamente che dal punto di vista filosofico : in quello tibetano è un quadrato esterno diviso  in altri cerchi concentrici che si originano da  un Centro , (il Punto di Origine), suddividendosi in altri cerchi ed attraversato da linee trasversali, sino a ritornare allo stesso centro, chiaro messaggio: noi siamo  Energia e ad essa ritorniamo ; è qui presente un principio di Armonia che ci riporta all’ Ancestrale e dialoga col nostro Io Interiore , lo guarisce, lo trasmuta lo purifica e lo rende potente, poiché converge in sé le energie dell’intero Universo : è così  che l’uomo ha edificato le sue città, sulla pianta circolare,  perchè come un frattale egli sa che ogni cosa  dalla  più piccola alla più grande è una piccola parte simile al Tutto  e che ogni elemento ripropone in piccolo ciò che di grande esiste .

Jung lo aveva intuito e dava ai suoi pazienti dei mandala da disegnare e colorare per ricondurli alla totalità di sé e guarirli, per ridare a ciascuno la sua completezza: ognuno possiede un’armonia diversa  da quella di un altro, un suo “accordo” unico, ma tutte insieme queste armonie, costituiscono la Grande Composizione Orchestrale che vibra all’Unisono, perché difatti siamo parte di un tutto. Il cerchio è questo.

Lo sanno i bimbi che fanno il girotondo con l’incantevole filastrocca, spesso inquinata da una cinematografia dell’horror ma che in sé detiene un potere nascosto,  a volte occulto, ma è Legge : il cerchio è energia chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro.

Personalmente , essendo insegnante, ho riscoperto questo potere a scuola col Circle Time, un’infallibile tecnica da noi  nella scuola media spesso adottata, dove ogni problematica viene risolta, mettendosi tutti in un cerchio perfetto, (secondo me importante) e guardandosi in volto, posti  in modo da parlarsi uno di fronte all’altro,  gestendo io dall’esterno gli interventi, in grande civiltà ed inconsueta calma (rispetto magari al momento precedente contraddistinto da litigi ed incomprensioni) beh, funziona: è il potere del cerchio. Persino il sistema della ruota della fortuna, utilizzata da alcuni colleghi e richiesta dagli stessi alunni per le interrogazioni, ( ma non da me ) crea un divertimento misto ad adrenalina e nessuno si oppone: è la ruota che decide, è il Destino, quello di essere interrogato!… pazzesco ma vero: ci si adatta e non si contesta: è il potere del cerchio.

Ma spingiamoci un po’ più in là e facciamo un salto fra gli Sciamani sparsi per il mondo: ogni etnia, ogni civiltà ha i suoi rituali e il cerchio è sempre presente: fra gli Indiani d’America  ad esempio, o in Africa, esiste la Ruota della Medicina: la ruota è movimento, conoscenza, evoluzione, è connessione con la Natura ed i suoi elementi e ci collega al Grande Spirito, chiamato anche Sorgente, Energia Primordiale, Dio. È divisa in 4 parti, come le 4 stagioni (dell’uomo, della natura) i 4 elementi, (acqua aria terra e fuoco corrispondenti alle 4 personalità umane, riprese anche dai segni zodiacali) e le 4 direzioni (con i suoi  relativi Spiriti) : Nord, Sud, Est, Ovest:  il Sud, il regno delle emozioni e sentimenti, elemento acqua, spiritualità;  L’Est col fuoco, l’arte; l’Ovest, regno fisico con la terra, l’introspezione, il Nord  regno della mente dell’intelletto, le idee, elemento aria, e poi ancora odori, aromi, pietre e minerali, le simbologie associate sono complesse e numerosissime ma affascinanti perchè tutte convergono nel CERCHIO.

Il Chakra  degli induisti,  dalla forma a fiore di loto, entrambi simboli circolari . Il cerchio delle streghe, bianche e nere.

E  chi di noi non ne ha creato almeno uno, apparentemente senza pensare, parlando al telefono , con uno schizzo di penna o al mare, sulla sabbia asciutta  o bagnata  e vi ha scritto il proprio nome o anche no, semplicemente lo ha disegnato con un legnetto o ci si è messo dentro o  lo ha creato durante un falò con gli amici?  È il segno primordiale, primigenio, la cellula dentro di noi che richiama l’intero mondo in un insieme di raggi, di cui tutti facciamo parte. Il nostro dono, il nostro risveglio interiore, il nostro potere e la forza che ci unisce uno all’altro in un disegno di pace e armonia, non a caso e non per pura moda New Age.  E si può creare in diversi modi, disegnare e colorare , formare con degli oggetti più disparati ,con dei vestiti o delle sciarpe: la magia creata rimarrà la stessa, basta  stare al gioco, basta rimanere DENTRO.

Daniela Casaburi

(Foto di Daniela Casaburi)

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