Sab. Dic 7th, 2024

 L’Helicobacter pylori è il principale responsabile della gastrite, dell’ulcera peptica e del tumore allo stomaco.

Trattasi di un batterio (Gram-negativo) che, a differenza della maggioranza degli altri agenti patogeni,  trova il suo habitat congeniale nell’ambiente acido dello stomaco umano. 

Individuato nel 1982 da due medici australiani (Robin Warren e Barry Marshall, quest’ultimo ancora studente), l’H. pylori è stato poi considerato tra le più importanti  scoperte del secolo scorso, tant’è vero che i due ricercatori citati, nel 2005, ottennero il più ambito dei riconoscimenti: il Premio Nobel per la Medicina.

Questa è la storia che tutti conosciamo; non tutti però, sono al corrente dei retroscena.

Un osservatore attento, ad esempio, potrebbe chiedersi come mai i due noti ricercatori abbiano ottenuto il premio Nobel  solo ventitré anni dopo la loro grande scoperta. La risposta è semplice: nell’immediato, nessuno credette loro. Anzi, i più grandi teorici, gli scienziati più riconosciuti e i medici maggiormente acclamati, prima li ignorarono, poi li derisero e, infine, li minacciarono non solo di escluderli dalla comunità scientifica, ma di eradicarli per sempre dall’albo dei medici. Furono anni bui per Robin Warren e Barry Marshall quelli che seguirono la loro importantissima scoperta, ma alla fine, grazie alla loro determinazione e tenacia, riuscirono  a dimostrare la validità delle loro ricerche, migliorando così la qualità di vita a milioni di persone (e spesso anche salvandola).

Ma come mai i due ricercatori trovarono tanta ostilità da parte del mondo scientifico? Purtroppo la risposta è ancora una volta tanto  semplice quanto inquietante. Innanzitutto, guarendo dall’H. pylori, i malati di ulcera e gastrite cronica hanno smesso di assumere farmaci per queste patologie, ma soprattutto, non hanno più avuto la necessità di sottoporsi a importanti interventi chirurgici allo stomaco, riducendo così di un bel po’ il lavoro in tutte le sale operatorie del mondo. Non a caso, infatti, i nemici più efferati di Barry Marshall e Robin Warren furono proprio loro, i chirurghi.

C’è un altro motivo però, per cui questa scoperta trovò tanta contrapposizione scientifica.  La ragione risiede nel fatto che Barry Marshall, quando notò per puro caso la proliferazione anomala del batterio Gram-negativo H. pylori, era ancora uno studente e, per dirla tutta, neppure particolarmente brillante. Quale scienziato accreditato, anche oggi, sarebbe disposto  a prendere in considerazione  una matricola universitaria  più interessata al surf che allo studio? E poi, se alla faccenda si aggiunge che l’unico a credergli fosse il suo professore al quale, come obiettivo di carriera, restava solo la pensione, non risulterebbe perfino grottesca ancora adesso?

Provate a immaginare…

Una piaga della comunità scientifica, di ieri, di oggi e, purtroppo, mi sa anche di domani, è che troppo spesso scienziati, tecnici e teorici, hanno un ego così grande che si preoccupano più di coltivare il loro narcisismo che di onorare la scienza e le sue scoperte, e questo indipendentemente dal fatto che siano ponderate o fortuite.

Antimo Pappadia

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