Sab. Lug 27th, 2024

Perché si dice ermeticamente chiuso?

Prima della Creazione, quando la materia del mondo definita ILIASTRO,  era solo un Caos, cominciò la separazione nei quattro elementi,  ciascuno indipendente dall’altro, eppure parte dell’altro.  Così il mondo riunisce nel Cagastro, l’ultima materia che contiene la duplice qualità dei principi contrastanti ed opposti , il maschile ed il femminile, non solo in alchimia, ma anche nella filosofia dello Yin e dello Yang, da cui sono nate tutte le creature percettibili e non.

Secondo Paracelso l’edificio del Cosmo costituisce una unità, composta da quattro elementi: l’Aria- l’Acqua- la Terra- il Fuoco,  che contengono ciascuno in modo diversificato tre sostanze, che costituiscono la radice di tutte le cose del creato: Le piante- i minerali- le gemme – gli animali … Secondo una teoria animistica, Paracelso, per distinguere le forze cosmiche che operano in natura, specifica inoltre che le sostanze sono: Il Mercurio- lo spirito ( il pensiero) Lo Zolfo –l’anima (la sensazione)- il Sale- il corpus ( La volontà).

Tutti i sette metalli nascono da queste tre sostanze, assumendo colori diversi: La TERRA è- azzurra- l’ACQUA verde- l’ARIA gialla- IL FUOCO rosso. E tanti altri colori appena riconoscibili. Ciò che conta è tenere presente il colore che predomina. L’uomo riunisce in sé l’Universo intero e da questo ne è condizionato subendo gli influssi dei movimenti delle costellazioni.

Ma cosa sono in realtà questi quattro elementi?

L’ARIA  è una casa in cui “vivono” gli altri elementi. Rinchiude in essa ciò che è mortale da ciò che non lo è. Tiene il mondo unito, è il respiro di tutte le cose, è un argine da cui non passa nulla, non vi è né sopra né sotto, alto o basso, . E’ inafferrabile e spirituale e non può generare nulla di afferrabile o corporeo. Da essa prendono vita le fate, le apparizioni in sogno, e tutti i microorganismi che abitano nelle pietre, negli alberi, nel sangue.

Il FUOCO, si trova in tutti e quattro gli elementi e per come lo conosciamo in una realtà fisica, si chiama tristo. E’ l’origine del Sole, del firmamento, delle stelle.

LA TERRA, l’elemento che fu separato dall’IIiastro, concentrato in un globo che è il centro di tutti gli elementi, in cui si  trovavano tutte le forze nutritive. Dalla Terra sorgono gli gnomi, i selvaggi, le mitiche villi ( le vergini vendicative morte prima delle nozze) e tutti gli altri spiriti.

L’ACQUA, deve essere considerata come un albero fruttifero. Corrisponde ai rami, il mare alle radici. Dall’acqua derivano i sali, i minerali, le gemme, le pietre , i mostri marini, le ninfe, le sirene ecc.

Bernardo da Treviso, alchimista italiano del 1400, il cui nome era con molta probabilità uno pseudonimo, scrisse molti testi tra i quali il trattato“ La parola abbandonata” in cui stabiliva un parallelo fra il dogma trinitario della teologia di San Paolo: La Trinità nell’Unità e l’Unità nella Trinità dove sono il Corpo, lo Spirito, l’Anima, con i tre principi alchimisti:

Il Sale simbolo di ciò che esisteva in natura, organico e non, è simbolo di incombustibilità. E’ anche la materia che dopo avere subito la Calcinazione- Ristabilisce l’equilibrio- Concilia forze opposte. Parte fissa dell’ESSERE- Principio della cristallizzazione.

Mercurius– Il Mercurio- simbolo dello Spirito,  è lunare e femminile –

Sulphur Lo Zolfo- simbolo dell’anima,  è solare e maschile.

Anche l’Ambra, è un simbolo alchemico. Associata al pianeta Mercurio che con lo Zolfo e il Sale, faceva parte dei tre agenti dell’Opera,  è a sua volta, collegato all’Argento vivo e all’Oro.

Tali sostanze scritte con l’iniziale maiuscola, per ben differenziare quelle generalmente di uso comune, miscelate di volta in volta diversamente,  ed unite al vile metallo, in un numero infinito di sperimentazioni, venivano fatte cuocere nell’Uovo filosofico o Aludel generalmente di terracotta o di vetro, o porcellana (nata da uno dei risultati delle ricerche)  sigillato con il sigillo di Ermes che ha dato origine alla  Scienza ermetica, il cui studio era concesso solo agli adepti. (Ancora oggi usiamo il termine ermeticamente chiuso, come metafora, e nella poesia definita ermetica (Ermetismo è una corrente letteraria del Novecento, caratterizzata da versi volutamente di non facile interpretazione, quasi a voler tenere distante il Profano dal Sapiente, alla maniera alchemica).

Gli insegnamenti degli alchimisti sono sempre imparziali, elusivi, non rivelando mai nulla di veramente conclusivo, con gli scritti danno indicazioni frammentarie, incomplete, tese più a confondere che a chiarire i procedimenti, a differenza dei moderni chimici che forniscono ricette e procedimenti sempre ripetibili.  Solo pochissimi infatti sono in grado di decifrare parole e simboli e disprezzano coloro definiti Soffiatori o Sofisti, che non conoscendo gli arcani dell’Arte, si spacciavano per iniziati discreditando così la vera Arte Alchemica.

La loro attività non aveva nulla di spirituale realizzando qualcosa di somigliante all’oro, che con questo non aveva nulla in comune, ( ad esempio, le piriti). Il falso entra in Alchimia e senza la vera Sapienza e la vera Conoscenza, è solo un veleno che infiamma menti che ricercano solo il benessere puramente materiale.

Io rido di tutti coloro che cercano la tintura (trasmutazione della materia)

Dell’oro e dell’argento in strane nature

Negli occhi di tante bestie, in erbe e capelli,

in serpenti  e scorpioni, vermi e gusci d’uovo,

Sangue, rospi, fiele e urina.

(anonimo autore di un manoscritto latino)

Archetipo per eccellenza dell’origine della vita sul mondo, l’Uovo, in quanto tale, era ritenuto dagli alchimisti, capace di riportare ogni elemento alla purezza originaria risanando la materia corrotta. I suoi componenti di cui Il Guscio Esterno è la Terra, l’Albume è l’Acqua, la finissima Membrana che riveste l’interno del guscio è l’Aria, ed il Tuorlo infine, è il Fuoco, corrispondevano agli ingredienti alchemici Sale Mercurio Zolfo, per cui :

L’ARTE o ALCHIMIA,  è paragonabile all’UOVO  in cui si trovano  quattro elementi uniti: Il Quinto elemento o Quintessenza, corrisponderebbe all’embrionale nucleo del tuorlo, da cui si sviluppa il Pulcino, veniva paragonato dagli alchimisti al sorgere dell’aurora.

L’Uovo che genera e da esso è generato (Aurora consurgens XVI sec.)

L’Aludel, era quindi posto sull’Athanor, (o Atanor, forno o fornello, crogiuolo…) dove  cuocere la materia in via di trasformazione: pietra, metallo, terra… da cui potranno, dopo averla manipolata attraverso tagli, spezzettamenti, triturazione… ricavare l’oro o pietra filosofale. 

Nell’Atanor infatti, gli alchimisti,  erano convinti di essere in grado di riprodurre in piccolo  tutto ciò che era accaduto al momento della Creazione con il fuoco, inteso non solo come fiamma, ma anche come energia creatrice detto anche fuoco segreto.

Fondamentale infatti, è la certezza che il fuoco sia l’unico mezzo per estrapolare dagli elementi le virtù nascoste. Trasformerà ciò che era grosso in sottile, il leggero in pesante, il ruvido in molle, il dolce in amaro, senza mai dimenticare che l’opera dell’uomo non può mai violare le leggi naturali, mentre l’alchimista pur non sostituendosi mai alla natura, trae la sua potenza dalla conoscenza dei suoi processi. Studia quindi minerali, piante e animali con un occhio rivolto sempre all’Universo.

Continua…

Nadia Farina

(Nella foto un’Opera di Nadia Farina- Nel mare dell’opera-)

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