Sab. Lug 27th, 2024

La crisi economica si ripercuote sulla nostra vita interessando sia la sfera fisica che quella psichica. Tensione e stress, ansia e preoccupazione, incertezza e instabilità, incidono sull’equilibrio dell’individuo e inevitabilmente anche su quello della coppia.

La precarietà si generalizza e si estende al mondo affettivo. La mancanza di lavoro, unita ad una situazione sociale confusa e all’incertezza sul futuro, diventa una mina per la serenità.

Si vive così in uno stato di grande insoddisfazione e frustrazione. L’incapacità di garantire benessere e sicurezza al partner o ai figli, oltre che la propria sussistenza, genera un forte senso di inadeguatezza, una profonda crisi del proprio valore personale, una perdita di fiducia verso se stessi e gli altri.

Disorientamento e senso di impotenza, causati da condizioni occupazionali incerte e mancanza di identità lavorativa, riducono slancio ed interesse per le questioni sentimentali, con un effetto demotivante tanto sulla costruzione di nuove relazioni, quanto sulla tenuta di quelle vecchie e consolidate.

La formula del “tempo determinato”, che caratterizza ormai la maggior parte dei contratti di lavoro, trova ragion d’essere anche nelle relazioni affettive.

Rimanere single diventa un comodo ripiego, laddove innamorarsi costringe a fare i conti in tasca, a domandarsi se sia o meno il caso di avviare una storia, alla quale non si è certi di poter dare futuro, per la quale non si è in grado di definire una progettualità.

Se poi si affronta una disoccupazione, con la perdita, oltre che del lavoro, di stabilità e sicurezza economica, innamorarsi risulta ancora più difficile. Il senso di scoramento è tale che emozioni e sentimenti si sopiscono, come nell’elaborazione di un lutto. L’uomo che rimane senza occupazione e senza soldi sperimenta una perdita del potere virile. Nella donna cala il desiderio di sedurre, di piacere e affascinare. Per essere in grado di esercitare attrazione è necessario possedere sicurezza e autostima, cose che vengono meno di fronte al crollo di ogni certezza.

La crisi economica diventa dunque crisi emotiva e relazionale, la fragilità della condizione economica personale diventa fragilità delle relazioni.

Le giovani coppie si trovano di fronte all’impossibilità di progettare un futuro. E’ ovvio che prima di pensare a fare famiglia bisognerebbe avere almeno una base economica, una casa, un lavoro per garantire il minimo indispensabile ai propri figli. Cose oggi molto difficili da conquistare.

Le coppie consolidate si trovano, in un momento segnato da gravi disagi economici, a dover improvvisamente modificare quotidianità e tenore di vita. In alcuni casi ci si deve accontentare di sopravvivere, accettando rinunce e privazioni.

Per chi ha già una relazione, la parola crisi esprime ancora più a fondo il suo significato. Non solo tocca la sfera della psicologia e delle emozioni, ma incide anche sulla relazione sessuale. Tensioni e ansie, pressioni e depressioni, diventano causa di patologie del comportamento sessuale. Si riducono i tempi che la coppia riesce a dedicare alla propria intimità, ma cambia anche la qualità del tempo trascorso con il partner. Stress e stanchezza portano ad un calo della libido, ma anche ad un aumento di conflitti e incomprensioni. La comunicazione risente delle continue criticità, diventando sempre più disfunzionale, fino ad inibire il desiderio di creare quegli spazi di scambio e condivisione, fondamentali al benessere della coppia.

Se l’amore è sfibrato e la coppia vive già le sue fragilità, è chiaro che tutte queste difficoltà non possono che rappresentare il “colpo di grazia” e portare allo sfinimento i partners e il rapporto. Se invece l’amore è forte, maturo e ben consolidato, diventa possibile reperire le risorse per affrontare le difficoltà in maniera solidale e per riscoprire e rinnovare il rapporto, modificando le dinamiche negative, trasformando le situazioni problematiche in occasioni di cambiamento. La crisi può essere un’opportunità per costruire una relazione migliore. La coppia può rimanere unita focalizzando i propri punti forti e utilizzandoli per far fronte ai problemi. Avere poco denaro da spendere può diventare un’occasione per tenersi fuori da meccanismi consumistici e dedicarsi l’uno all’altra avendo più cura della propria intimità. Il portafogli vuoto può rappresentare la spinta a ricercare e coltivare la sola cosa che non si può comprare: l’amore.

 

Nunzia Manzo