Mer. Nov 6th, 2024

Le Carte da gioco parlano?  

Il tempo sembra scorrere lentamente. Dalla finestra, anche se la sera è tarda, un cielo bianco annuncia pioggia e ovatta la pace silente che mi sta intorno. Sul tavolino un cerchio di luce calda illumina le carte del solitario. Nessun rumore oltre quello delle carte che mescolo tra loro, un pò  per giocare, un pò affascinata dal loro mistero. E’ una strana atmosfera, a momenti irreale. Mi sembra di vivere chiusa in un guscio magico e … non mi sbagliavo! 

… Le carte si alzano, si mettono in verticale, e prendono vita. Come era accaduto ad Alice nel paese delle meraviglie, mi assalgono con un chiacchiericcio infernale. Ascolto la mia voce e non ci credo, che si leva su tutte: 

  • Basta!  

Silenzio, le carte si afflosciano nuovamente sul tavolino, solo la Regina di Cuori non cade; 

  • Volevamo raccontarti la nostra storia, ma se non vuoi… 
  • Voglio, voglio, ma per carità, come disse qualcuno, una alla volta! 
  • Va bene! Ti accontenteremo e sarò io a parlare per tutte. Cosa ti piacerebbe sapere? 

Intanto le carte colpite dalla mia attenzione, moralmente sollevate, si rimettono in verticale circondando la Regina e ordinatamente si distribuiscono sul tavolino, cercandosi seme per seme e dividendosi in gruppi. Non facendo parte di quei gruppi, due Jolly si isolano rimanendo distesi. 

  • Dove siete nate, che differenza c’è tra le carte dei tarocchi e quelle da gioco, cosa rappresentano i semi delle carte italiane, napoletane, quale l’origine dei semi? E le figure? 
  • Per carità, adesso sono io che dico basta. Andiamo per ordine, piano piano ti racconterò tutto.  

    No! sarei bugiarda, tutto non lo so neanche io, perché la nostra storia si perde nei tempi del tempo. A proposito, hai mai notato che i numeri che ci riguardano hanno precisi riferimenti col tempo? 
  • Ma dai! 
  • Allora ascolta: un mazzo si divide in quattro gruppi di tredici carte, i cui punti vanno dall’uno al tredici, contando le figure, Il totale dei punti dà 364, come i giorni dell’anno, più uno, il mazzo. 

    Le carte sono cinquantadue come le settimane. 
  • Scusa se ti interrompo, ma non erano cinquantaquattro con i due Jolly? 
  • Di questo ti dico dopo, ma torniamo ai numeri. I colori sono due come due sono gli equinozi e due i solstizi. Le figure sono dodici come i mesi dell’anno. I semi sono quattro e quattro sono le stagioni. Non sono affascinanti queste coincidenze?  
  • Sarà per questo che in modo subliminale colpite il nostro immaginario e siete elementi indispensabili dei cartomanti, degli illusionisti?  
  • L’uomo necessita di simboli dal suo apparire sul pianeta e noi siamo qualcosa di concreto a cui dare un valore che lo aiuti, quando ha dubbi ed insicurezze sul suo futuro. 
  • Ma non siete nate per gioco?  
  • Di noi si sa che gli egizi ci conoscevano e ci adoperavano per prevedere il futuro, ma eravamo molto diverse. Poi, i cinesi, nel X secolo, più o meno concepite come siamo adesso,  sembra che ci abbiano usate addirittura come moneta di scambio nel gioco. Come vedi siamo utili in un caso come nell’altro. 
  • Quando siete entrate in Europa? –  
  •  Alla fine del 1300, introdotte dagli arabi.  
  • Siete sempre state così come vi conosciamo oggi? 
  •  Nel 1377, le 13 carte,  erano divise in dieci numerali e tre figure: Re- Cavaliere e Fante,  diversamente dalle carte di origine islamica rappresentate con simboli data la proibizione di usare immagini.

Gli europei variarono spesso la struttura e l’aspetto delle figure che inizialmente rappresentavano le famiglie reali: Re, Regina, Cavalieri e Servi. Con le carte numerali costituivano quindi, un mazzo di cinquantasei carte. I Servi, nel tempo, sparirono, ed il mazzo ebbe poi sempre il numero di 52.

  • E i Jolly? 

Come richiamati da un appello. I Jolly, uno rosso ed uno nero, si rialzano e prendono la parola. Finalmente si parlava anche di loro. 

  • Siamo nati nel 1800 negli Stati Uniti. Quasi sempre siamo rappresentati come giullari e aggiunti alle cosiddette Carte di Corte: RE, Regina, Fante.  Costituiamo   l’alternativa alle regole del gioco (Il giullare era l’unico che poteva deridere il Re e la sua Corte) e possiamo assumere il valore di ogni carta. 

Torno a rivolgermi alla Regina di Cuori: 

  • E cosa mi dici dei Semi? 
  • Hanno avuto molte trasformazioni. I tedeschi disegnarono: Cuori, Campane, Foglie e Ghiande, ispirandosi alle foglie di alcune piante.   In Italia nel 1500 questi semi sono stati sostituiti con Spade, Bastoni, Coppe e Denari, soprattutto nei paesi di dominazione spagnola, e ancor prima araba;  vedi le napoletane ad esempio, dove noi Regine, siamo sostituite dal Cavaliere, mentre quelle cosiddette francesi, ci illustrano nei modi più svariati. In queste carte i semi diventarono: Cuori, Quadri, Picche e Fiori, ma solo nel 1700 furono introdotti anche in Italia- 
  •  E’ vero che ogni seme aveva una valenza che cambiava a seconda dei luoghi e del tempo? 
  •  In linea di massima posso dirti che i Denari/Quadri rappresentavano i Mercanti e non hanno mai cambiato significato , così come i Bastoni/Fiori simbolo dei contadini. 

Le Coppe/ Cuori : il Popolo;  ma nella società medievale,  rappresentavano Il Clero  

Le Spade/Picche: i guerrieri, poi,  nobili.

  • Cambiando argomento,  so che siete state e siete ancora considerate pericolose, tanto è vero che già nel 1370 a Firenze eravate proibite nei giorni feriali. Vi hanno osteggiato in tanti, dai regnanti al Clero. Sai spiegarmi perché? 
  • Credo che dipenda da molti fattori. La numerologia di cui ti parlavo prima, con i riferimenti all’anno, i semi dalle svariate simbologie, e per ultimo non ultimo, le figure che variamente disegnate, istoriate, dipinte, nascondono valori ancestrali. Non dimenticare poi che se usate malamente dai giocatori possiamo creare dipendenza e il nostro legame poi, con i Trionfi o gli Arcani maggiori dei Tarocchi ai quali siamo state unite per indagare il passato, il presente e soprattutto il futuro, ha creato intorno a noi un’aura di mistero e di magia.  
  • Non era quella che hai vissuto, mentre da sola, giocavi un solitario? 
  • Mi avevi detto che mi avresti parlato anche dei Tarocchi! 
  • Se cominciassi a raccontarti anche la loro storia, dimenticheresti quanto ti ho detto di noi e magari faresti una gran confusione! Facciamo una prossima volta. 
  • Promesso? 
  • Se si ripeteranno le stesse condizioni, la stessa atmosfera… Chissà… 

La Regina di cuori torna nel mazzo. La luce si spegne per un attimo. Si riaccende… ed io torno al mio solitario. Gli chiederò se ho sognato.  

Mi risponderà? 

 Nadia Farina 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *