La Geometria precede la Creazione delle cose, eterna come lo spirito di Dio; anzi la geometria è Dio stesso e gli ha fornito gli archetipi per la Creazione del Mondo. (Giovanni Keplero)
La geometria, definita divina, è fondamentale per comprendere la creazione del mondo, che secondo gli antichi Egizi, una dottrina raccolta poi da Platone, a livello microscopico sarebbe costituito da triangoli rettangoli. Questi si raggrupperebbero in cinque poliedri regolari, unità fondamentale dei cinque elementi: Aria Acqua- Terra e Fuoco, compresa la Quintessenza, etere o fuoco celeste.
Michael Maier– medico –alchimista e musicista tedesco della fine del 1500, così scriveva:
Fai un Circolo dal Maschio e dalla Femmina, quindi un Quadrato, poi un Triangolo, fai un Circolo ed avrai la Pietra Filosofale.
Il Maschio e la Femmina divengano per te un cerchio da cui sorga un quadrato dai lati uguali, trai da ciò un triangolo, che in ogni parte si muti in una sfera: Allora la pietra nascerà, se cosa tanto facile non subito afferra la tua mente, pensa alla dottrina del Geometra e tutto saprai. ( Paradigma della quadratura del Cerchio della cabala alchemica).
Il Cerchio è Vita che riprende senza fine né principio. Simbolo di perfezione – intangibilità – del cielo – dello spirituale. Un cerchio è il Mandala e come tale, rappresenta in modo sacro l’Universo ed il Cosmo. E’ un disegno complesso, con l’utilizzo di simboli presi dal mondo vegetale, animale e dalla geometria. Ha forti legami simbolici anche con il labirinto. Simbolo del passaggio dal profano al sacro, necessita di una preparazione spirituale e concentrazione assoluta. Il Mandala infatti, insegna il valore dell’effimero, poiché disegnarlo richiede grande abilità, scienza, attenzione, giorni e giorni, e mesi e mesi di lavoro bisogna essere anche preparati a distruggerlo. Nella simbologia, la Terra/Madre e il Cielo/Padre, insieme, rappresentano l’intero Cosmo.
Nel figuradel Cerchio, Microcosmo e Macrocosmo, diventano tutt’uno. L’uomo è il piccolo mondo, il Microcosmo, perché in lui si ritrova l’Universo: stelle, pianeti, firmamento… ed il Macrocosmo contiene gli elementi tutti di cui l’Universo è formato. L’uno nell’altro. Lo si vede bene nei frattali, in cui una parte di tutto, vista isolatamente è già un tutto. Il ramo di un albero è già quell’albero. Una goccia di mare è già quel mare. Nella pietra c’è il disegno della montagna a cui appartiene.
Infinitamente piccolo, infinitamente grande.
Il senso dell’infinito è in noi e fuori di noi; infinitamente grande l’universo, infinitamente piccolo l’atomo e l’atomo è un attimo di infinito. Il mistero dell’Universo che va oltre l’Universo stesso.
“ Il tutto è un microcosmo, il tutto o l’intero nella più piccola particella di materia, e si trova in ogni cosa animata o inanimata. Poiché il microcosmo è identico al macrocosmo, l’uno attrae l’altro, si produce la reintegrazione di ogni cosa nell’ordine voluto da Dio, alla fine dei tempi.
( Zosimo alchimista terzo/quarto secolo)
Il Quadrato è la completezza della Trinità con la figura della Madonna come elemento femminile. Il quadrato contiene inoltre il 4 – numero delle fasi dell’Opera.
Il Cubo: Espressione tridimensionale del quadrato. Simbolo di ciò che è saldo e durevole
IL Triangolo: Nel tre, esprime il superamento del due, dunque della rivalità e dell’opposizione. E’ la risoluzione o l’antitesi raffigurata nella figura geometrica, a cui si attribuisce Proporzione Armonia Saggezza.
Il Sigillo di Salomone era composto da due triangoli. Stella a sei punte o Stella di DAVIDE.
Il Triangolo media il passaggio dalla forma quadrata a quella rotonda.
Il triangolo con il vertice in basso –è un simbolo di acqua (la goccia che cade)
Il triangolo con il vertice in alto – è un simbolo di fuoco (la direzione della fiamma)
Un occhio in un triangolo, detto “Occhio di Dio” , è simbolo della Trinita’ – (Mano, Testa, Nome di Dio-)Il Triangolo sostituisce il nome di Dio che non doveva essere pronunciato.
Secondo il filosofo greco Senocrate (del 300 a.C.):
Il Triangolo equilatero: il divino
Il Triangolo isoscele: il demoniaco
Il Triangolo scaleno: l’umano imperfetto
I Simboli Numerici: Diverse erano le vie per portare a compimento la Grande Opera e diverso il numero dei giorni:
Numero 1– Dio Creatore- l’Uno originario- l’assoluto
Numero 3 – Il divino invisibile – Numero perfetto- Attributo del Dio uno e trino- Tre come si è detto, sono i primi e principali componenti dell’ Opus ovvero gli agenti della Grande Opera: Sale – Mercurio- Zolfo- il cui simbolo erano Tre Bambini o anche Putti intorno ad Una Sfera- simbolo di eternità.
La struttura pseudoconcettuale dei tre agenti rammenta quella della fisica atomica secondo la quale la materia consisterebbe in massima parte di Protoni- Elettroni- e Neutroni.
Numero 4- La pienezza armonica della Trinità con la presenza della Madonna. il creato visibile
Numero 7 – sette sono gli angeli al cospetto del trono di Dio (Gabriele-Michele- Aniele- Raffaele- Gamaele- Zachiele- Zafiele) sette sono i pianeti del cosmo medioevale a cui corrispondono i sette metalli. (Sole/oro-Luna/Argento-Marte/Ferro- Mercurio/Argentovivo- Giove/Stagno- Saturno/Piombo- Venere/Rame-) le sette note- i sette colori dell’arcobaleno…
Numero 40– S. Agostino disse che il numero 40 simbolizza la penitenza e la peregrinazione lungo il sentiero della verità per giungere al cielo. Il viaggio degli ebrei nel deserto- Gesù e le tentazioni nel deserto- La Via Umida per la quale occorrevano 40 giorni.
Continua…
Nadia Farina
Nella foto un’Opera di Nadia Farina