Piazza San Prospero, detta dai reggiani piazza ceca, è un luogo unico nel suo genere.
La leggenda di San Prospero narra che nel V secolo d.C.
Il santo nascose la città dal saccheggio degli Unni avvolgendola da una folta coltre di nebbia. Il 24 novembre, giorno in cui si festeggia il Santo, è la commemorazione di tale evento.
La piazza prende il nome dall’omonima basilica ed è una delle più importanti della città.
La piazza ha una forma approssimativamente rettangolare con tre lati porticati. Sul lato rimanente sorge la chiesa di San Prospero con il campanile ottagonale. Dal lato opposto alla chiesa sono visibili l’abside e la cupola della cattedrale.
La piazza è caratterizzata dalla presenza di sei statue di leoni in marmo rosso sul sagrato della basilica del 1503, realizzate dallo scultore reggiano Gaspare BigiI leoni fatti di marmo rosso di Verona furono progettati per sorreggere sei colonne che avrebbero dovuto fare da avamposto dell’entrata della chiesa.
Nel 2021 durante alcuni sondaggi archeologici sono emersi indizi di un passato stratificato come tombe medioevali, mosaici romani e altri mosaici.
Nel 1941 la piazza si trasformava in una sorta di palasport. Tra leoni, leggende, cultura e scoperte recenti, nel centro di Reggio Emilia era possibile assistere a incontri di box.
Nella piazza, attualmente, il martedì e il venerdì si tiene il mercato bisettimanale.
La redazione