Mar. Apr 16th, 2024

Il 29 settembre alle 18,30 nella sede dell’Ex Aci a Reggio Emilia si inaugurerà la mostra “ De Rerum Natura & Corpo del Testo” dedicato alla donna selvaggia libera e indipendente. Gli artisti che si sono impegnati in questa avventura sono Maddalena Artusi, Elena Balbi, Alessandra Binini, Natalia Bisbal, Alessandra Campanini, Annalisa Fanfoni, Roberta Grigolon, Greta Guidotti, Elena Iemmi, Maria Grassi, Giulia Oleari, Isabella Ravasini, Giuliano Rossi, Donatella Sassi, Sandro Tore, ognuno con il suo sentire nei confronti del femminile selvaggio e libero. A tal proposio al piano superiore sarà presente la mostra “Corpo del testo” di Marzia Schenetti che si è cimentata in fotografie che raccontano storie di donne coraggiose che hanno sposato il suo progetto nonostante i 45 atnni e passa …. Corpo del Testo è un’installazione fotografica e video-musicale, nudi femminili che parlano di resistenza, allegria e maturità.

La mostra si svolge tra pittura, scultura, fotografia e installazione, con tante occasioni di incontro nel mese di esposizione, che avrà termine il 28 ottobre. Con la mostra si vuole portare non solo un messaggio artistico ma un modus operandi per far comunicare le arti e gli artisti con la gente; per questo abbiamo pensato ed organizzato alcuni eventi ed incontri  di dialogo; per il 14 ottobre, per esempio, sarà possibile, farsi fare un ritratto dalle artiste, una foto, o partecipare a un disegno insieme…

La voce degli artisti e dei poeti è sempre un po’ borderline con tutte le problematiche della società odierna, fatta di comunicazione usa e getta, dove non c’è tempo mai per nulla, non ci si ferma mai … vogliamo fermarci un attimo in centro a Reggio Emilia invece a fare due chiacchiere oppure anche a stare in silenzio, a contemplare un’opera seduti davanti .. è sempre una bella compagnia.

Stefania Ferrari scrive sul catalogo della mostra: “Col femminile e la parte selvaggia di esso tutti dobbiamo fare i conti prima o poi. Negare l’esistenza dell’Anima, così come della sua Ombra, significa negare buona parte dell’essere umano: impasto, compendio, mescolanze e contemplazione di materia e spirito, corpo e pensiero.”

Il tema della donna selvaggia e indipendente viene qui portato alla luce in senso matriarcale dove il femminile prende il suo posto senza prevaricare ma affermando il suo ruolo nel mondo in modo determinato , sapendo quello che porta. Con carica vitale sensuale, aperta, leale, mostrando quello che è forza, vitalità, slancio, pienezza, ma anche sfida, agguato, rito e a tratti prevaricazione … una guerriera sociale integra.

Gli eventi in dettaglio previsti durante la mostra, saranno pubblicati nel cartellone e promossi nei prossimi giorni.

Annalisa Fanfoni